Il Comune di Pisa in collaborazione con l’Osservatorio Gravitazionale Europeo e Virgo celebra martedì 11 febbraio la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) con un evento dedicato alle scuole. L’incontro, intitolato “Oltre il limite. Esploratrici del pianeta e del Cosmo si raccontano”, si terrà alle 10.30 presso il Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi ed è aperto anche alla cittadinanza.
«L’evento – spiega l’assessore alle pari opportunità Gabriella Porcaro – rappresenta un’occasione per riflettere sui progressi compiuti, ma anche sulle sfide ancora da affrontare per garantire pari opportunità a tutte le donne nel mondo della scienza. In particolare, quest’anno siamo orgogliosi di presentare questa iniziativa che celebra il contributo fondamentale delle donne nelle discipline scientifiche, con un focus su due settori straordinari: la vulcanologia e l’astrofisica. Vogliamo dare visibilità a modelli di riferimento per le giovani ragazze e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una maggiore inclusione delle donne nelle discipline STEM. Le relatrici, infatti, sono delle vere pioniere nei loro campi, tutte donne che con passione e competenza hanno superato ogni barriera, e ci mostreranno che non esistono limiti quando si tratta di scoprire, innovare e cambiare il mondo con la ricerca».
«La scienza del futuro ha bisogno delle menti e delle prospettive di tutte e tutti, senza esclusioni. – ha dichiarato Massimo Carpinelli, direttore di EGO – È quindi molto importante che le scienziate del domani abbiano oggi dei modelli a cui ispirarsi, a partire dalle loro esperienze scolastiche. Siamo quindi orgogliosi di aver partecipato all’organizzazione di questo evento assieme al Comune di Pisa, per celebrare la Giornata Internazionale delle Ragazze e delle Donne nella Scienza e per rinnovare il nostro impegno che dura tutto l’anno anche nei laboratori e laddove si conduce la ricerca scientifica».
Durante l’incontro interverranno le scienziate Julia Casanueva, ricercatrice di Virgo e dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo, Pia Astone, fisica dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Claudia D’Oriano, ricercatrice e vulcanologa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Modererà l’incontro la giornalista Francesca Franceschi.
L’evento è una delle attività organizzate nell’ambito del progetto PhysICs fOr all – PICO (GA n. 101162413), finanziato dall’UE.
Pia Astone: ricercatrice di fisica sperimentale presso l’Unità di Roma dell’INFN. Ha cominciato a lavorare nel campo delle onde gravitazionali (GW). Ha iniziato l’attività sui dati a Explorer (CERN) e Nautilus (LNF). Si è occupata in particolare dell’analisi dei dati delle onde gravitazionali rivelate dagli interferometri LIGO e VIrgo. E’ stata tra i ricercatori del “paper writing team” incaricato di scrivere il primo articolo scientifico, che – nel febbraio 2016 – ha annunciato la scoperta delle onde gravitazionali. Attualmente guida il gruppo Virgo alla Sapienza e svolge da sempre anche una intensa attività di divulgazione e comunicazione al grande pubblico.
Julia Casanueva: ha studiato Fisica presso la “Universidad de Cantabria”, in Spagna, e poi si è trasferita a Parigi per la laurea magistrale. Lì ha iniziato il dottorato di ricerca presso il “Laboratoire de l’Accelerateur Lineaire” nella messa in funzione del rivelatore di onde gravitazionali Advanced Virgo, che ha terminato nel 2017. Da allora lavora all’Osservatorio Gravitazionale Europeo,, concentrandosi sulla progettazione e l’implementazione dei vari aggiornamenti necessari per migliorare la sensibilità del rivelatore.
Claudia D’Oriano: È nata nel 1978 a Pozzuoli, nei Campi Flegrei. All’età di 11 anni si è trasferita a Pisa con la mia famiglia. Qui ha conseguito i suoi studi, laureandosi in Scienze Geologiche con una tesi sull’ultima eruzione dei Campi Flegrei (1538). E’ diventata ricercatrice presso l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Pisa nel 2018. Si occupa dello studio dei prodotti generati dalle eruzioni esplosive. I suoi studi partono sempre da indagini di terreno, dove raccoglie i campioni di roccia che porta nel suo laboratorio ed analizza utilizzando sistemi analitici anche molto sofisticati. Dalla forma dei cristalli e dei pori che si trovano all’interno dei piroclasti, e dalla composizione chimica dei vetri vulcanici, è possibile comprendere i processi che hanno innescato l’eruzione e di ricostruire le dinamiche eruttive.
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