EGO e Virgo a Bright Night, Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Set 21, 2021

La ricerca scende nelle piazze delle città toscane con incontri, dimostrazioni ed eventi. Succede venerdì 24 settembre, per BRIGHT NIGHT –  Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, un appuntamento – nato per iniziativa della Commissione Europea – che ogni anno offre ai cittadini la possibilità di incontrare la scienza e la ricerca attraverso i diretti protagonisti. Di seguito tutte le attività organizzate da EGO e Virgo sul sito dell’osservatorio e nella città di Pisa

 

  • [Presso European Gravitational Observatory  – dalle 14.30 alle 17.o0]

    Visita guidata e incontro “Scienziati per un giorno”

    Per la prima volta da marzo 2020 l’Osservatorio Gravitazionale Europeo e l’interferometro Virgo aprono le porte ad una visita guidata in presenza, in cui il pubblico potrà esplorare uno dei tre rivelatori gravitazionali al mondo, e scoprire come Virgo riesce ad ascoltare l’universo. A seguire il laboratorio “Scienziati per un giorno”  legato al  progetto europeo di citizen science REINFORCE, che prevede la partecipazione attiva dei non-scienziati alla ricerca, attraverso attività per loro progettate. Il laboratorio presenterà al pubblico un’applicazione, utilizzabile tramite un computer o cellulare, che consentirà ai partecipanti di accedere direttamente ai dati delle antenne gravitazionali e contribuire in prima persona al riconoscimento del rumore e dei segnali!

    Per info e prenotazioni scrivere a info@ego-gw.it

     

  • [Piazza XX Settembre, ore 17.00]

    Intervento di Valerio Boschi sul “Palco della Ricerca”, sul tema “Clima, ambiente, economia sostenibile”

    Per rivelare le oscillazioni dello spazio-tempo, generate a milioni o addirittura miliardi di anni luce dalla Terra, i fisici di Virgo devono riconoscere tutti i ‘rumori’ di origine umana o ambientale che potrebbero coprire i deboli segnali gravitazionali: vibrazioni sismiche, suoni e perturbazioni di origine umana (aerei, attività agricole o industriali), fino ai minimi movimenti periodici della crosta terrestre e delle maree. Questo rende Virgo e la sua rete di sensori un sensibilissimo orecchio in ascolto dell’ambiente, in grado di contribuire ad affrontare sfide ambientali globali come i cambiamenti climatici o il monitoraggio dei terremoti.

  • [Piazza Martiri della Libertà, dalle 16.30 alle 00.00]

    Stand, “Virgo, in ascolto dell’universo e dell’ambiente”

    Presso lo stand di EGO e Virgo alle Logge dei Banchi il pubblico potrà sperimentare direttamente, tramite un modellino funzionante, l’interferometria, il principio fondamentale che permette la rivelazione di onde gravitazionali. Grandi e piccini potranno anche giocare

    “la trama dello spazio e del tempo”, un’installazione interattiva in cui il visitatore tramite il proprio corpo deforma una parete virtuale, esplora i principi della relatività generale e genera con i propri movimenti le onde gravitazionali. I ricercatori di EGO e Virgo saranno disponibili per illustrare le installazioni presenti e rispondere a qualsiasi curiosità.

     

  • [Spazio La Nunziatina, ore 21.00]

    “Lo Spazio e i Sensi”

    Un viaggio tra suoni cosmici e note musicali alla scoperta di come ascoltiamo l’Universo a cura di EGO – Osservatorio Gravitazionale Europeo, con Marica Branchesi, Wanda Diaz Merced, Stavros Katsanevas, Marina Mulopulos e un contributo speciale di Tomas Saraceno

    Si tratterà di una serata all’insegna dei molti modi che abbiamo per esplorare ed ascoltare il cosmo, così come il mondo intorno a noi, con due protagoniste d’eccezione della ricerca astronomica e gravitazionale.

    Marica Branchesi riconosciuta a livello internazionale per il suo contributo alla nascita della cosiddetta Astronomia multi-messaggera, che punta a studiare uno stesso evento cosmico con segnali di natura diversa: onde gravitazionali, segnali elettromagnetici, raggi cosmici…

    Wanda Diaz Merced, astronoma non vedente, è considerata una delle leader globali della ricerca sulla sonificazione dei segnali astronomici, ovvero la possibilità di trasformare in suoni i dati della ricerca astrofisica, che apre nuove possibilità di interpretazione degli stessi dati oltre a garantire l’accesso ai ricercatori e cittadini non vedenti.