Virgo si unirà ad O4 all’inizio del 2024

Ott 17, 2023

La settimana scorsa la Collaborazione Virgo ha aggiornato la comunità scientifica sui progressi della messa in funzione del rivelatore Virgo, in vista dell’ingresso nel quarto ciclo di osservazione (O4) già intrapreso dai due interferometri LIGO statunitensi a metà del 2023.

Nel corso dei mesi estivi, i ricercatori di Virgo hanno completato con successo importanti e delicati interventi hardware, tra cui la sostituzione dello specchio situato all’estremità del braccio nord dell’interferometro. Questi interventi sono riusciti a eliminare alcuni rumori ben identificati, ma non a mitigare il rumore a banda larga, che limita significativamente la sensibilità dell’interferometro, in particolare intorno ai 100 Hz.

Inoltre, grazie a un faticoso e minuzioso lavoro di caccia al rumore e di messa a punto, la sensibilità del rivelatore è aumentata costantemente e ha raggiunto i 35 Megaparsec con l’interferometro in assetto stabile.

La collaborazione scientifica ha quindi deciso di prolungare la fase di messa in servizio dell’esperimento fino alla fine del 2023. L’obiettivo è quello di identificare più chiaramente l’origine dei rumori che continuano a limitare la sensibilità di Virgo, e quindi di massimizzarla.

In ogni caso Virgo si unirà al quarto ciclo di osservazioni entro marzo 2024. La data esatta sarà definita tenendo conto dei piani di LIGO e KAGRA, per consentire a tutti gli interferometri della rete di operare insieme e massimizzare la resa scientifica.

“Da un lato vorremmo avvicinarci il più possibile all’obiettivo di sensibilità di 60 Mpc che ci eravamo prefissati”, ha dichiarato Gianluca Gemme, ricercatore INFN e portavoce della Collaborazione Virgo, “ma dall’altro non possiamo rinunciare al contributo scientifico che Virgo potrebbe già dare acquisendo dati congiuntamente con LIGO e KAGRA. A nostro avviso, terminare la fase di commissioing entro marzo 2024 è il miglior compromesso tra queste due diverse esigenze”.

Sebbene i dati scientifici siano attualmente forniti dai due rivelatori statunitensi LIGO, essi sono condivisi e analizzati congiuntamente da centinaia di ricercatori di LIGO, Virgo e KAGRA che sono attivamente impegnati in questo lavoro e nell’elaborazione dei risultati scientifici. 

“Siamo fiduciosi” ha dichiarato Gemme “che con il contributo dei dati di Virgo, saremo in grado di definire e localizzare meglio possibili eventi di particolare interesse astronomico il prossimo anno. Questi eventi potrebbero avere delle controparti elettromagnetiche rilevabili con i telescopi ottici. La natura e la distanza dalla Terra di tali eventi sono, ovviamente, imprevedibili”.

Mentre continua la fase di messa in servizio e di preparazione di O4, la collaborazione Virgo è anche impegnata nei preparativi per il prossimo ciclo scientifico O5, previsto per il 2027. “Le difficoltà incontrate durante la preparazione di O4 e le lezioni apprese ci saranno molto utili per preparare al meglio O5”, sottolinea Gemme, “e speriamo di garantire un impatto ancora maggiore di Virgo sulla scienza delle onde gravitazionali”.

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