Nasce la Collaborazione Scientifica Einstein Telescope

Giu 9, 2022

La comunità che lavora al progetto ET Einstein Telescope per la realizzazione del futuro pionieristico osservatorio di onde gravitazionali europeo ha formalmente sancito la nascita della Collaborazione scientifica Einstein Telescope, nel corso del XII Simposio di ET che si è tenuto all’Accademia ungherese delle Scienze di Budapest, il 7 e 8 giugno.

“Il XII Simposio di Einstein Telescope che si è appena concluso rappresenta un passaggio cruciale nel percorso del progetto perché segna la nascita della vera e propria Collaborazione scientifica ET”, commenta Michele Punturo, ricercatore dell’INFN che è stato fino ad ora alla guida della comunità di ET e ora ricoprirà il ruolo di portavoce della collaborazione. “Eravamo una comunità scientifica, oggi siamo una collaborazione scientifica, ossia un sistema strutturato e organizzato che lavora seguendo regole condivise per il raggiungimento del comune obiettivo: la realizzazione di Einstein Telescope, una grande infrastruttura di ricerca europea che ci porterà al centro della scienza mondiale e ci consentirà di mantenere la leadership scientifica e tecnologica in questo promettente settore di ricerca della fisica fondamentale. Questo è dunque per tutti noi un momento di grande soddisfazione e motivazione”, conclude Punturo.

“Oggi è un momento storico per ET perché sancisce la nascita della Collaborazione scientifica di quello che sarà uno straordinario strumento di scienza e conoscenza: ET ci consentirà di risalire, attraverso le onde gravitazionali, fino alle prime strutture dell’universo”, spiega Marica Branchesi, ricercatrice del GSSI e dell’INFN coordinatrice dell’Observational Science Board (OSB) . “Nella Collaborazione abbiamo già un Observational Science Board con più di quattrocento persone che stanno lavorando su differenti temi scientifici, dalla fisica fondamentale alla fisica nucleare, dall’astrofisica alla fisica astroparticellare, alla cosmologia. ET sarà veramente rivoluzionario per la nostra comprensione dell’universo lungo la sua storia cosmica”, conclude Branchesi.

“Sono tempi entusiasmanti, che dimostrano come le rilevazioni pionieristiche delle onde gravitazionali da parte di LIGO e Virgo abbiano dato il via a una rivoluzione scientifica, inaugurando ‘l’era delle onde gravitazionali e dell’astronomia multimessaggera’, che ha un futuro promettente”, ha dichiarato il direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo, Stavros Katsanevas. “La rete LVK sta attualmente migliorando la sua sensibilità per moltiplicare le rilevazioni di eventi gravitazionali di un ordine di grandezza e oltre, ed è incoraggiante che questo sforzo prosegua nel corso del secolo, con il rivelatore di terza generazione Einstein Telescope. ET sonderà l’Universo fino agli albori della formazione di stelle e galassie e anche oltre. I team ingegneristici e scientifici dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo” – ha concluso il Driettore di EGO – “anche se attualmente lavorano intensamente agli aggiornamenti di Virgo, sono molto felici di aver contribuito con la loro esperienza e continueranno a contribuire in futuro a questa emozionante avventura.”

L’evento ha visto la partecipazione, in presenza e da remoto, di 438 scienziati provenienti da 28 Paesi, che si sono confrontati sulle sfide tecnologiche che dovranno essere affrontate per arrivare alla costruzione della nuova grande infrastruttura di ricerca, e sui progressi scientifici e tecnici compiuti negli ultimi mesi da ciascun gruppo di lavoro di ET.

La Direzione del progetto, affidata all’olandese Jo van den Brand di Nikhef e all’italiano Fernando Ferroni del GSSI e dell’INFN, ha presentato la prospettiva delle istituzioni scientifiche che stanno sostenendo ET.

Sono stati inoltre presentati all’intera collaborazione il progetto INFRA-DEV Horizon EU, approvato per supportare la fase di preparazione dell’esperimento, e la proposta INFRA-TECH Horizon EU, recentemente presentata a Bruxelles per sostenere le attività di R&D. 

Durante il Simposio è stato costituito il Consiglio di Collaborazione di ET, presieduto dal tedesco Harald Lueck del Max Planck Institute e composto dai rappresentanti di ciascuna delle 77 unità di ricerca. Durante la prima riunione del Consiglio, la Collaborazione ha anche discusso il nuovo statuto di Einstein Telescope che regolerà il futuro dell’esperimento, e ha avviato le procedure per istituire i comitati necessari al funzionamento tecnico e organizzativo della collaborazione.

Con la nascita della Collaborazione ET, il simposio depone così una pietra miliare nel lungo cammino di Einstein Telescope.

 

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