I pulsar timing array aprono una nuova finestra sull’astronomia gravitazionale

In una serie di articoli pubblicati oggi su “The Astrophysical Journal Letters” e “Astronomy and Astrophysics”, i ricercatori di EPTA, InPTA, PPTA, CPTA e NANOGrav hanno annunciato la rivelazione di un fondo di onde gravitazionali a bassissima frequenza.

Il segnale è stato isolato in decenni di dati provenienti da array di radiotelescopi che studiano l’universo nel regime dei nanohertz. Essi osservano le pulsar e analizzano i cambiamenti nel loro segnale periodico molto regolare, dovuti al sottile stiramento e alla compressione dello spazio-tempo che si verifica al passaggio di un’onda gravitazionale. 

A differenza dei segnali rivelati da LIGO e Virgo, questi hanno una frequenza estremamente bassa e richiederebbero un rivelatore molto più grande del nostro pianeta per essere osservati. Mettendo insieme le informazioni provenienti da un gran numero di pulsar, gli astronomi hanno trasformato il nostro settore della Via Lattea in un enorme rivelatore di onde gravitazionali, chiamato pulsar timing array. Questo tipo di strumento può rivelare segnali con frequenze dell’ordine del nanoheartz, mentre lo spettro di LIGO e Virgo va da 10 Hz a 10kHz, studiando quindi sorgenti completamente diverse, come i buchi neri supermassicci, che si trovano nei centri delle galassie che si stanno unendo.

“È straordinario come, a meno di un decennio dalla prima rivelazione delle onde gravitazionali, la ricerca in questo campo continui ad aprire nuove finestre di osservazione dei fenomeni più remoti e misteriosi del nostro Universo – ha dichiarato Gianluca Gemme, portavoce di Virgo – Sarebbe entusiasmante integrare questi risultati nei prossimi anni con nuovi dati sul fondo stocastico di onde gravitazionali nella banda di frequenza accessibile a LIGO, Virgo e KAGRA. Continueremo a cercarli nei prossimi cicli di osservazione!”.

Per saperne di più sull’annuncio: 

https://nanograv.org/news/15yrRelease
https://www.epta.eu.org/news/epta-dr2-press.html