The Science of Sound

È comune pensare ai dati scientifici come a qualcosa che viene rappresentato attraverso grafici e altri mezzi visivi, ma questa non è l’unica possibilità, né dovrebbe esserlo. Le attività scientifiche astronomiche richiedono che gli scienziati visualizzino e percepiscano con precisione, gestiscano ed esplorino misure contenenti più informazioni di quante possano essere visualizzate comodamente in una sola volta su un unico schermo. Questo problema porta a un’incertezza pervasiva durante l’analisi dei dati. Presso l’Osservatorio gravitazionale europeo (EGO) i ricercatori stanno riscoprendo l’opzione, da tempo esistente ma quasi dimenticata, di utilizzare il suono per esplorare le misure raccolte dai telescopi. In questo modo EGO riprende un metodo che era già in uso alla fine del 1800.

Forse ricorderete il telegrafo, che ha portato a grandi progressi nelle telecomunicazioni, soprattutto per quanto riguarda il trasferimento di un segnale vocale da un punto “a” a un punto “b” in tempo reale. Questi progressi e la ricerca sulla statica e sulle interferenze per una migliore comunicazione hanno portato a grandi scoperte scientifiche attraverso la percezione audio. Inoltre, l’uso della percezione multisensoriale per l’analisi dei dati è stato documentato nelle scienze spaziali fin dal 1894 e dal 1919, quando si utilizzarono modalità sensoriali audio per studiare gli “impulsi atmosferici” che, come descritto nei loro documenti, “producono un suono debolmente musicale o cinguettante chiamato tweeks”.

Inoltre, la “visualizzazione” delle misure astronomiche presenta delle lacune. A causa dei limiti dell’occhio umano e della risoluzione spaziale, i metodi standard disponibili per visualizzare le misure astronomiche riducono la quantità di informazioni che possono essere visualizzate e interpretate. Questo, a sua volta, può portare a perdere delle scoperte. Un’altra questione è che i metodi attualmente utilizzati per eseguire i compiti naturali del settore astronomico rendono l’astronomia inaccessibile alle persone che non hanno un orientamento visivo.

 

Wanda Diaz Merced è un’astronoma di EGO che conduce un programma di sviluppo di altre possibilità di rappresentazione dei dati, in particolare la sonificazione, la visualizzazione dei dati attraverso il suono. La pagina seguente contiene i link per scaricare un training di ripetizione audiovisiva e un training basato sull’errore. Alcuni degli esperimenti/allenamenti utilizzano solo l’audio, altri la visualizzazione audio e visiva, altri ancora la visualizzazione audio e visiva con una linea rossa che attraversa il display. Visitate la pagina e confrontatevi con una prima versione di un allenamento preparato dalla professoressa Merced (in inglese): https://ep.ego-gw.eu/SonificationTraining/HomePage.html   

Se siete interessati a partecipare alla nostra ricerca per convertire le misure astronomiche in una forma più interpretabile utilizzando altre modalità sensoriali (ad esempio l’audio, ma non ne scartiamo altre), sviluppare modi efficaci per utilizzare (percettivamente) il suono per aumentare le rivelazioni (ad esempio, cambiamenti fugaci, quasi-periodici, non persistenti) nei dati e sviluppare maggiori capacità di rendering di questi dati, contattateci scrivendo a c.hettlage@saao.nrf.ac.za.

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